Clint Barton,
alias Occhio di Falco, è uno di quegli interessanti personaggi comprimari che appaiono e scompaiono nell'universo Marvel, trascinandosi dietro un carico di relazioni, rapporti, abilità speciali, passati drammatici, fratelli vendicativi, cognati suscettibili, che tende a modificarsi con il passare degli anni e dei gusti del pubblico. Devo ammettere di trovare più familiare la versione dell'
Universo Ultimate: ma il mio incontro più ravvicinato con il Clint Barton della Marvel è stato in quei quattro numeri di
House of M che hanno preceduto la dipartita del suddetto personaggio - di nuovo - per mano di Wanda Maximoff - anche questo, di nuovo. Cavallo che vince non si cambia, sembrerebbe.
Detto questo, avevo pochissime aspettative per la sua apparizione nel film: ma l'idea di introdurlo dalla parte dei cattivi, per così dire, permette al personaggio di mettersi un po' in mostra (in un film pieno di supereroi, suvvia, quello con l'arco e le frecce rischiava di finire in sordina) ed ha sicuramente reso felice più di una fan.
Ho scoperto poi che
Jeremy Renner, che lo interpreta, è un attore con una più che onorevole carriera alle spalle - che temo che la parte in
Hansel & Gretel gli stia rovinando, ma, ehi, non si può avere tutto dalla vita.