Natale 2015, In risposta alle letterine di Babbo Natale

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Elos
view post Posted on 6/1/2015, 23:55




Regalo per: A g n e
Cosa: "Infine, Sir Nonno, quest'anno mi sono quasi messa in pari con Doctor Who. Potrei avere una ff, fa, fanvid, quello che vuoi su Nine?"
Titolo: prima o poi

Si ricorderà di averglielo detto, poi.
Nell'ordine regolare delle cose, la memoria è l'unico posto dove il prima segue il poi – poi, domani, viene il ricordo di prima, ieri – perché anche un T.A.R.D.I.S. è un non-luogo dove i fili aggrovigliati del tempo scorrono in una sola direzione, avanti, tutti avanti, non si torna indietro neanche tirando il filo.
Perciò, il Dottore poi si ricorderà di averglielo detto, prima, che poteva restare dov'era e riempirsi la vita di lavoro, cibo e sonno, oppure che poteva avere tutto, tutto il tempo e lo spazio e gli anni e le stelle, tutti gli universi e le galassie e i futuri, riempirsene le mani e vedere com'era il mondo guardato attraverso i vetri di una cabina blu. Poi si ricorderà di averle detto, prima, che aveva ogni dove ed ogni quando a disposizione: ma la verità era che adesso non c'erano più un prima e un poi per lei, che c'erano conseguenze al cercare di riempirsi del cuore T.A.R.D.I.S., ed una di quelle conseguenze le stava già scivolando dentro la testa e sotto la pelle, crepandola dall'interno – e l'avrebbe uccisa, così – ed un'altra di quelle conseguenze è che il poi di Rose era diventato un prima, volta dopo volta, pianeta dopo pianeta, mentre lei si lasciava alle spalle scritte sui muri e nomi sulle insegne che l'avrebbero riportata indietro, a tremila anni e trentamila chilometri di distanza, al momento in cui il flusso del tempo la stava già facendo in pezzi.
Si ricorderà di averglielo detto, poi. Rose, gloriosa Rose, che aveva trasformato il poi in prima, oggi che faceva finire la Guerra del Tempo, che si era riempita del tempo e dello spazio che lui le aveva promesso – ma non così, pensò il Dottore. Non avrebbe mai voluto che finisse così.
Ma:
“Io sono il lupo cattivo,” disse Rose – che già stava morendo, poi, ma ancora, prima, non lo sapeva. “Mi sono creata da sola.”

Edited by Elos - 16/1/2015, 16:17
 
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Elos
view post Posted on 16/1/2015, 22:25




Regalo per: ferao
Cosa: "Poiché ho di recente rivisto la trilogia originale di Star Wars, vorrei leggere ff What if? in cui Luke ha effettivamente abbracciato il Lato Oscuro e tocca a Leia prendere il suo posto nella distruzione dell'Imperatore. Magari una ff bella corposa, non una drabble o una flash. Che rispetti il canon e magari finisca con un duello figo. Non mi importa nemmeno che vinca il bene o il male, guarda."
Titolo: //
Note: E' incompleta. Ho un paio di idee per finirla, ma il mostro della storia che stavo scrivendo contemporaneamente si è portato via tutto il tempo che avevo a disposizione. Guh, fera. Mi spiace tanto. Mozzicone di storia, perciò, non è neanche un regalo-regalo, solo un inizio di regalo.




Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, quando si arriva al momento giusto, Luke getta via la spada e dice no. Dice anche sono uno Jedi, come mio padre, e sono queste parole che sembrano svegliare Anakin, arrivando come da un posto profondissimo sepolto nella sua memoria, da un altro universo, un'altra vita, nella quale l'ombra di Obi Wan si intrecciava alla sua e al mattino, aprendo gli occhi, lui riusciva a trovare la pelle di Padmé dove la poteva toccare, il profumo di Padmé dove lo poteva sentire.
Anche quel profumo, adesso, ha un retrogusto metallico nella sua memoria.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, quando si arriva al momento giusto, Luke getta via la spada e dice no. Dice anche sono uno Jedi, come mio padre, e sono queste parole che sembrano svegliare Anakin. L'Imperatore muore in un'orgia di fulmini e scintille, muore stridendo e muore con straziante dolore e Anakin lo guarda agonizzare nel canale d'alimentazione della Morte Nera e pensa che era così che doveva finire. E' così.
In una galassia lontana lontana, quando si arriva al momento giusto, Luke dice no e Anakin muore per salvargli la vita ed è Anakin, non Luke, ad uccidere l'Imperatore, è Anakin, non Luke, a portare pace alla Galassia ed equilibrio alla Forza – com'era stato profetizzato, Obi Wan, com'era stato detto, tutto è andato com'era giusto che andasse – ma sono le mani di Luke a sollevare il casco di Anakin, gentilmente, e sono gli occhi di Luke l'ultima cosa che Anakin si porta via morendo. Gli occhi di Luke non sono gli occhi di Padmé, non hanno il giusto colore, la giusta forma, ma l'espressione è quella perfetta, la luce è quella perfetta, è tutto lì.
Se potesse tornare indietro e cambiare qualcosa, si dice Anakin, se potesse cambiare una, una, una sola cosa, solleverebbe il casco e si toglierebbe la maschera e guarderebbe gli occhi di Leia – Leia che ha quasi ucciso, ma non è accaduto, Anakin non è stato l'assassino di sua figlia – senza i filtri del visore, gli occhi di Leia senza la luce rossa dello schermo, gli occhi di Leia che forse sono quelli di Padmé.
In una galassia lontana lontana, quando si arriva al momento giusto, le cose vanno come devono andare.

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, quando si arriva al momento giusto, Luke getta via la spada e dice no. Dice anche sono uno Jedi, come mio padre: ma è troppo tardi, qui, e non c'è nessun risveglio dallo stato come di sogno, di allucinazione, nel quale Anakin Skywalker ha camminato per tutta la sua seconda non-vita. Luke muore in un'orgia di fulmini e scintille, muore gridando e muore pregando e muore con straziante dolore e Anakin – Darth Fener – lo guarda agonizzare sul pavimento della Morte Nera e pensa...
Non pensa a niente.
In una galassia lontana lontana, quando si arriva al momento giusto, Luke dice no e Anakin non alza un dito per salvargli la vita.
Due giorni dopo Leia viene portata alla sua esecuzione: Darth Fener guarda la schiena di sua figlia che si allontana lungo i corridoi metallici della Morte Nera, la luce fredda dell'astronave che fa della sua pelle bianchissima quella di un cadavere, cammina ed è già morta e non c'è più nessuno che possa salvarla, adesso, e non distoglie lo sguardo finché le porte della camera di disintegrazione non le si chiudono alle spalle.

(E, tanto tempo fa, in un'altra galassia lontana lontana, quando si arriva al momento giusto, Luke non getta via la spada. La testa di Darth Fener rotola sul pavimento e cinque minuti più tardi quella dell'Imperatore finisce per farle compagnia, e un nuovo Imperatore dei Sith si siederà sul trono imperiale, poi, e la linea degli Skywalker durerà per oltre trecento anni, trecento anni di Impero e di morti e trecento anni prima che nascano nuovi Jedi.
Nell'altra galassia lontana lontana, tanto tempo fa, è così che va a finire.)

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, quando si arriva al momento giusto, Luke getta via la spada e dice no, ma poi dice quando la testa di suo padre sta per rotolare via, e dice quando l'Imperatore gli spiega che non c'è spazio per il fallimento, e dice quando sulla bilancia viene messa la vita di Darth Fener, Anakin, che è stato uno Jedi, una volta, e che vorrebbe dire a Luke che non ne vale la pena, di non seguirlo, di non compiangerlo e di non avere pietà di lui e di non lasciare che l'Imperatore li corrompa entrambi, non ne vale la pena, non ne vale la pena, non ne vale la pena.
Qui e ora, in questa galassia, in questo tempo, Luke Skywalker diventa Darth Jalrua, prendendo il posto di suo padre alla destra dell'Imperatore – come l'Imperatore aveva detto. A modo suo, anche quella era stata una profezia.
In questa galassia e in questo tempo, quando si arriva al momento giusto, le cose vanno tutte nel modo sbagliato.

...

Edited by Elos - 25/1/2015, 16:26
 
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ferao
view post Posted on 24/1/2015, 23:44




MA TU MI HAI SCRITTO UNA FF
MA IO ME NE SONO ACCORTA SOLO STILANDO LA MASTERLIST
MA TU
MA IO

*muore*

Per quanto incompleta, come tieni a sottolineare, è bellissima. E t'adoro. E <3
*si coccola la sua ff*
 
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2 replies since 6/1/2015, 23:55   102 views
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